Presso il Palazzo Giustiniani del Senato della Repubblica in data 11 giugno si è svolto un importante convegno sul tema “Story-telling, mondo digitale e gestione innovativa del patrimonio culturale: l’esempio del Pantheon”.
Il convegno, finanziato dalla Direzione Generale Educazione e Ricerca del Ministero della Cultura, è stato promosso grazie all’iniziativa del Senatore Salvo Pogliese ed organizzato dal “Arnau de Vilanova Institute of Medieval Studies” presieduto dalla Prof.ssa Graziella Milazzo.
Lo stesso Senatore ha aperto il convegno, introducendone i temi, sottolineando la nuova sensibilità dei musei per la comunicazione digitale, misurata anche da recenti ricerche. Sono poi seguite le relazioni di Claudio Bocci, Presidente dell’Associazione Cultura del Viaggio organizzatrice del Festival Letteratura di Viaggio, Aurelio Bruno, avvocato e saggista, Pietro Petraroia, docente di legislazione dei beni culturali e amministratore delegato di Cultura Valore S.r.l., Moreno Neri, scrittore e saggista, Luca Valentini, direttore della rivista “Aion” e del canale “Pagine Filosofali”, ed Angelo Tonelli, grecista, scrittore e regista.
Il convegno, presentato e moderato dalla Prof.ssa Graziella Milazzo e dalla Dr.ssa Renata Rossi, si è articolato in due sessioni: la prima relativa alla declinazione delle connesse tematiche politiche e giuridiche, con approfondimenti metodologici ed esemplificazioni di casi concreti di applicazioni di tecnologie digitali, la seconda prevalentemente dedicata alla possibilità di arricchire e ridisegnare lo story-telling sul patrimonio monumentale, in particolare nel caso del Pantheon, attingendo a visuali e ricerche su fonti di età classica e rinascimentale afferenti alle tradizioni pitagoriche, platoniche, della spiritualità iniziatica.
Sono state evidenziate al riguardo tanto le criticità quanto le opportunità derivanti dall’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e del digitale in genere, per rendere più creativa e personalizzata la fruizione culturale; a tal fine si è convenuto sulla necessità di concertare una “Carta di Principi” da sottoporre al legislatore nazionale, al fine tanto della mitigazione dei rischi connessi agli automatismi propri delle piattaforme fondate su algoritmi, quanto della promozione delle indubbie opportunità innovative legate all’elaborazione dei contenuti mediante l’Intelligenza Artificiale nella fruizione dei beni culturali.
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